Notte prima degli esami... (Parte VI)

 

Notte prima degli esami…(Parte VI)

Insomma gli Anni ’80 erano forti…Anzi erano rock. Molto Rock. Noto con piacere che questa rubrica appassiona, mi fa piacere ricevere mail nelle quali ci sono racconti dettagliati di alcuni episodi che avvenivano proprio in quel tempo…Quando si andava a piedi al palazzetto, quando si facevano sacrifici, quando si cercavano passaggi, quando non si trovavano passaggi, per andare al palazzetto.

Un palazzetto che spesso e volentieri diventava deposito delle schede elettorali. Dove in tempo di elezioni, ma qualsiasi tipo di elezioni, le partite del Napoli Basket erano sempre in forse. Non può giocare in casa. Ma poi miracolosamente un giorno prima si annunciava che la gara dei nostri eroi si sarebbe regolarmente svolta al Mario Argento. De Piano si sedeva sempre a bordo panchina su una sediolina scomoda, lisa, in legno, quelle tanto per intenderci che stanno il tutte le scuole italiane. Si scambiava occhiate con Novosel. Ma il santone slavo decideva sempre per i fatti suoi. Anche quando metteva in campo La Torre o Morena i due giovani virgulti che davano speranza ai tanti ragazzini come me che un giorno speravano di poter vestire quella maglietta il cui sponsor tecnico, in epoca di multinazionali, era Gimer.

Insomma ricapitolando gli Anni ’80 erano forti, molto forti. Ma ridando un occhio al passato ci si può domandare: cos’è veramente anni ’80?
Innanzitutto i pantaloni con i risvoltini a zompafuosso, i paninari, i dark, i burlington, le timberland, il monclair, l’avirex, “Il pranzo è servito” di Corrado, “Ok il prezzo è giusto”, “Non è la Rai” di Boncompagni, il mongomery, gli occhiali con le lenti tonde, la lacca, i capelli con il ciuffo, le sopracciglia delle donne non depilate, il rossetto rosso forte, la camicia sotto la felpa, il 501, il cocco ed il gel solo ai lati. Il chiodo, il Jovanotti disimpegnato del “Give me Five” e del “sei come la mia moto” o del “Vasco, no Vasco io non ci casco” , i poster attaccati alle pareti e gli adesivi attaccati alle finestre, gli infissi in alluminio dorato, il bomber, i capelli lunghi con la coda alla Fiorello, Magic e Larry, i Lakers, ma anche i Celtics, i Bad Boys, il culone di Mahorn, Nuvo e Malinconico, le domeniche italiane al Kiss, i macpi all’Accademia ed al Tongue, la break-dance, le feste di diciott’anni, gli scioperi, la pantera, i Jolli invicta, la Juve di Trapattoni, i Zoff-Gentile-Cabrini, Paltini, Maradona, le Jordan, le Reebok Pump, i filoni, il tennis su RaiTre con Bisteccone Galeazzi che commentava, il tacchino freddo Edberg, Lendl, Chang, la Bela Gabriela, la Graff, Agassi che si vestiva di tutti i colori, l’NBA su Koper-Capodistria, Dan Peterson per me numero uno, il primo scudetto, la festa, la Coppa Uefa, lo Stoccarda, Gaudino, Schumacher il portiere, le partite di pallone al bosco con il supersantos o peggio il supertele che andava a vento, le nazionali di Gamba, i due-tre mesi di villeggiatura al mare, la 126, la Ritmo, il karaoke, le telecronache del NapoliBasket di Vigliotti, il ciclista sotto il pantaloncino e la maglietta di un altro colore sotto la canotta di gioco, proprio come il nostro Walter Berry…

Sicuramente mi sono dimenticato qualcosa….Ma questo, se non di più erano i favolosi Anni ‘80

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