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14/01/2008 |
Sei chiara come unalba, sei fresca come laria
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La maledizione del supplementare! Ogni volta che Napoli gioca un overtime lo perde. Leggevo sul forum che Emilio, da attento osservatore, ha notato che è da quella benedetta tripla di Greer (22 ottobre 2005) da centrocampo contro la Effe in avanti, in campionato, ogni volta che abbiamo giocato un overtime abbiamo perso. Però ricordo che due dei più bei trionfi napoletani sono arrivati proprio ai supplementari. A Forlì contro la Lottomatica che ci regalò la Coppa Italia ed ad Istanbul contro lUlker in Eurolega. Insomma dobbiamo sfatare questo tabù supplementari solo in campionato. Ma prima o poi la Eldo ci riuscirà
Sono reduce dalla trasferta, stressante credetemi, di Capo dOrlando. Fare 1400km in meno di 24 ore ti prova, ma alla fine sono anche consapevole di aver raccontato insieme a Calise una delle più belle partite viste dai miei occhi. Ritmi altissimi, giocate di pregevolissima fattura, assist, schiacciate e tante emozioni che si alternavano in modo sfrenato. Pozzecco, poi, è uno spettacolo. Peccato che questanno si ritira; ha ancora tanto da dire al basket, però per me resta la piccola soddisfazione di averlo visto allopera per lultima volta contro Napoli.
Comunque di questa trasferta in terra di Sicilia mi resteranno tanti bellissimi ricordi. Dei flash si susseguono nella mia mente. Larancino siciliano pieno di salsa allinterno consumato in modo frugale durante il traghettamento, la simpatia di Giovanni da Trapani sceso in fretta e furia dalla lontana Svizzera per stare vicino al papà, lincontro con due giovani tifosi che sciarpetta al collo hanno fatto il breve tragitto dalla stazione al palazzetto insieme a noi e che avevano il treno del ritorno alle 20.30 (chissà quanto avranno maledetto quel supplementare), labbraccio a Pozzecco alla fine della partita, il pesce spada alleolitana, aver constatato che nel ristorante di Capo dOrlando più frequentato anzicchè vedersi Milan-Napoli erano collegati su Avellino-Siena di basket, la corsa per prendere la coincidenza a Messina, la cuccetta con due sconosciuti di cui uno era in avanzato stato di putrefazione, il ritorno a Napoli alle 6 quando il sole ancora si deve svegliare. Belle sensazioni, grandissima stanchezza, e poi la grande abnegazione di Calise che appena tornati a Napoli mi ha portato a Radio Marte per riascoltare la radiocronaca di Pierrel-Eldo per valutare se avevamo commesso degli errori, e mentre io me tornavo a casa a dormire lui, dopo avermi accompagnato a casa, è tornato alla base per andare in onda in diretta con il suo programma!
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