Ora è l’unica imbattuta nella Divisione Nazionale A
E Salerno applaude
Il volo no-stop della BPMed Napoli continua solitario dopo la caduta della Paffoni Omegna nella settima giornata. Con la vittoria di
lunedì su Perugia davanti a oltre 1.500 spettatori e al sindaco De Magistris, la squadra del presidente Calise è infatti l’unica imbattuta della Divisione Nazionale A. Roba da gonfiare il petto e per chi ricorda glorie passate, ma anche altre abbastanza recenti, da rispolverare l’orgoglio di una grande tradizione cestistica. Quale miglior testimonial delle glorie passate e recenti del presidente provinciale del Coni, Amedeo Salerno, indimenticato patron della Partenope Anni 60 e 70? «Più che il risultato tecnico, quello che fa più piacere è il risveglio di entusiasmo da parte del pubblico. Lunedì sera c’erano tanti tifosi, il che dimostra che i napoletani si appassionano appena hanno delle garanzie di un progetto serio. E questo deve anche suggerire che Napoli rende in pubblicità per un discorso futuro».
Che cammino. Sette vittorie, mai oltre il +8, qualcuna miracolosa. «Io non credo che sia solo fortuna. Molte volte, se hanno vinto nel finale di partita, è perché sono ragazzi di carattere. Quindi dico che questa squadra è ben attrezzata, ha un tecnico di valore, Bartocci, che se era vice nello scudetto di Caserta del ’91 e nella Coppa Italia di Napoli del 2006 ha indubbie qualità, e un pubblico eccezionale». Un sogno che può durare? «Napoli può competere sicuramente per la promozione. Finora sette vittorie su sette; non sempre può andar tutto liscio, ma questa squadra, formatasi solo pochi mesi fa, col tempo può solo migliorare la sua chimica». Detto da chi ha vinto una Coppa Italia (1968) e una Coppa delle Coppe (1970), c’è da credervi.
Fonte: La Gazzetta dello Sport – Vittorio Cisternino