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03/12/2006 |
Le avversarie della Eldo in Eurolega: BENETTON TREVISO |
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Benetton Treviso: la NBA in Europa.
La Benetton Treviso è, tra le squadre italiane iscritte allEurolega 2006/2007, lunica che sta giocando allaltezza delle aspettative .
Sono andati via tanti protagonisti dello scudetto dello scorso anno, tra cui le stelle Drew Nicholas allEfes Pilsen, Siskauskas al Panathinaikos, Bargnani e Slokar ai Raptors insieme al GM Maurizio Gherardini. Ma il nuovo manager Andrea Fadini, reduce dallesperienza in quel di Russia ed ex napoletano, ha portato in biancoverde giocatori come Lyday, Beard, Nelson, dal talento forse inferiore ai loro predecessori, ma di sicura affidabilità. E arrivato inoltre un potenziale fenomeno come Angelo Gigli, ed è comunque rimasto intatto il nucleo campione dItalia costituito dai guerrieri Soragna, Zisis, Goree e Mordente.
Nonostante un continuo ricambio generazionale, grazie alla competenza del suo front office, la Benetton resta dunque costantemente ai vertici del basket europeo. Questanno la squadra guidata da coach Blatt disputa la sua ottava Eurolega consecutiva.
E non potrebbe essere altrimenti, perchè Treviso possiede unorganizzazione di livello nettamente superiore, invidiabile persino ad un franchigia NBA: una rete di osservatori sparsi per lintero globo, un centro di allenamento avveniristico, la Ghirada, sede anche di summer camps giovanili ed addirittura di una Summer League, lunica in tutto il panorama cestistico europeo.
Per il secondo anno consecutivo il capo allenatore è David Blatt, religione ebraica, nativo di Louisville ma cresciuto a Boston. Al college frequenta la Princeton University e nellanno da senior vince il titolo della Ivy League. Ex allievo di Pini Gershon al Maccabi, Blatt utilizza molto spesso lo schema offensivo denominato Princeton Offense, creato dal suo coach al college Pete Carrill. E un tipo di attacco che sfrutta i tagli backdoor degli esterni verso il canestro, e necessita di buoni passatori e buoni atleti (nella NBA lo usano tante squadre tra cui Nets e Hornets). In difesa usa spesso la zona 2-3 (NBA: Pistons e Nets, per esempio) che spesso consente di andare facilmente a rimbalzo e partire in contropiede sfruttando così la velocità e latletismo dei suoi.
La squadra non è irresistibile sotto canestro ed è priva di un centro puro (laltezza media è di 198 cm), è tuttavia dotata di un backcourt di grande talento, costituito da un gruppo di guardie dalleccellente trattamento di palla e abili nel passaggio. Non deve ingannare letà media, 24 anni, perchè è una squadra molto esperta. Il primo assistente allenatore è Frank Vitucci un passato a Scafati e assistant coach in una summer league agli Orlando Magic. La rotazione usata da coach Blatt non è molto lunga con soli sei uomini oltre i 25 minuti a partita, mentre gli altri ne giocano meno di 12.
guardie:
nikos zisis: play/guardia, 1.95m, 1983. Titolare da 32 minuti di media. Giocatore veloce e spettacolare, sa penetrare e concludere in sottomano ed ha un buon arresto e tiro. Ha giocato allAek Atene con jr Holden. Nativo di Salonicco, è un vincente nato ed ha grande esperienza nonostante letà. Campione di Grecia e dItalia, con la Nazionale ha vinto gli europei lo scorso anno. Trionfò anche agli Europei under 20 nel 2002 con Spanoulis, ora ai Rockets in NBA.
TERRELL LYDAY: play/guardia, 1.91m, 1979. Titolare da 25 minuti a partita. Dotato di un buon ball-handling, sa difendere sulluomo, e rubar palla. Segna da tre ma non e un tiratore puro. Effettua tanti penetra e scarica, così come tante finte dal palleggio, ed ha una buona visione di gioco che gli consente di essere un discreto assistman. Tira con l80% ai liberi. Ex Cholet , Villeurbanne, Ural Great Perm (vittoria della FIBA EuroCup Challenge), è Mormone (come Nelson), e infatti viene da Brigham Young U. (Danny Ainge-B.Y.fu il fondatore della comunità Mormone nello Utah). Primo in palle rubate nella lega russa con 2.4 a gara.
MARCO MORDENTE: play/guardia, 1.90 m, 1979. Di nome e di fatto, sesto uomo da 27 minuti a partita. Grintoso, esuberante, è dotato di un buon tiro dalla media e dalla lunga distanza, che esegue con una notevole rapidità nel rilascio della palla. Sa correre e portare palla in contropiede. Esploso a Reggio Emilia nel 2003/2004, ha disputato dei buoni Mondiali con lItalia in Giappone. Esordì giovanissimo in A1 con lOlimpia Milano nel 1996 a soli 17 anni, poi tanta gavetta. Ha un grandissimo pregio: sale di livello quando la partite contano (eurolega, playoffs...).
MATTEO SORAGNA: guardia/ala, 1.98 m, 1975. Titolare da 25 minuti per gara. Gran difensore, sia sulle linee di passaggio, che di posizione. Abile nel segnare dagli scarichi, spesso in uscita dai blocchi. Dotato di gran carattere e grinta, è un leader. Sa anche passare e può giocare da 1, 2 o tre. E il capitano della Benetton, con cui ha prolungato il contratto fino al 2009. Ha fatto tutta la trafila dalla B1 alla A. Punto fermo della Nazionale.
BRYANT SMITH: guardia/ala, 1.96 m, 1977. Arrivato recentemente da Scafati al posto di Santangelo. Ha fatto il college a Auburn (Barkley), ha giocato in CBA, e nei purgatori di Cipro e Bulgaria (dove vinceva scudetti con Piedone Priest Lauderdale), e infine in Israele. Dotato di braccia lunghe, è un tuttofare, che sfrutta il suo grande atletismo sia in attacco che in difesa.
ROBERTO RULLO: play/guardia, 1.90 m, 1990. Big guard dalla Virtus Siena. Molto promettente, sa essere spettacolare.
ali:
RICHIE FRAHM: ala piccola, 1.96 m, 1977. Attualmente è infortunato. Da Battleground WA, ex GONZAGA (Stockton). Tiratore puro: una sentenza da tre. Atleta sottovalutato, sfrutta la sua esplosività per penetrare e, dallaltro lato del campo, per rubar palla. Fisico da culturista, è un maniaco dei pesi. Tira con il 90% dalla lunetta. Carriera da giramondo, prima di approdare nella NBA a Portland, Minnesota e Houston. Nel 2003 provò per Milano.
NICK GEORGE: ala piccola, 1.98m, 1982. Inglese, è un grande atleta. Spaventoso saltatore, con un fisico definito senza un filo di grasso. Il tiro e la tecnica sono rivedibili. Talento grezzo, giocatore da costruire.
SPENCER NELSON: ala, 2.03 m, 1980. Da Pocatello, nellIdaho, poi Utah State U.. Titolare da 25 minuti per gara. E un rimbalzista fenomenale. Proveniente dal Bamberg, con cui lo scorso anno brillò in Eurolega proprio contro Treviso, è uomo da potenziale doppia-doppia di media, e puo anche tirare da tre. Quarto rimbalzista in Eurolega nel 2005/2006.
MARCUS GOREE: ala, 2.03 m, 1977. Titolare da 30 minuti per gara, ex West Virginia (Jerry West), già con Blatt al Maccabi. E una delle bandiere della squadra, al 3°anno a Treviso. Gran fisico, sfrutta la sua potenza per colpire dal low-post e per catturare rimbalzi offensivi. Tiger (tatuata sulla schiena) sa anche tirare da lontano, oltre a passare dai raddoppi. E poi difende e stoppa che è un piacere.
ANGELO GIGLI: ala, 2.09 m, 1983. E un buon difensore, molto atletico e sa stoppare, specialmente in corsa sulla transizione difensiva. Tuttavia in attacco tende a commettere errori di inesperienza e le mani sulla palla non sono saldissime. Deve essere più cattivo. Ma il potenziale cè e il range di tiro è illimitato. Ex Reggio Emilia, è romano ma nato in Sudafrica. E stato nazionale under 20 e poi senior ai mondiali, e si candido per il draft NBA 2005 senza essere scelto.
centri:
JOEY BEARD: centro, 2.06 m, 1975 . Parte in quintetto ma gioca 10 minuti a gara. Lungo atipico, atletico e bravo nei fondamentali ma senza eccellere in nulla. Detiene il record di maggior numero di punti nella storia dei licei della Virginia, davanti nientemeno che a Grant Hill, che fu suo compagno di squadra a South Lakes High School, Reston, Virginia. E stato uno dei pochi giocatori al mondo ad andare via da Duke per un altro ateneo e non il contrario. Ma non cè da meravigliarsi, se il suo animale preferito resta il pellicano...
GINO CUCCAROLO: centro, 2.19, 1987. in realtà il centrone cè ed è una promessa molto.....alta. Nazionale under 20 dal vivaio Benetton.
I biancoverdi, come già detto, si allenano alla Ghirada, esteso centro sportivo dotato oltre che di campi da basket al coperto e allaperto, anche di palestre, piscina, campo da golf e rugby, ed addirittura di un centro di riabilitazione allavanguardia.
Le gare ufficiali vengono invece disputate al Palaverde, impianto situato a 5 km dal centro e per metà interrato, la cui capienza è di 5000 posti a sedere. Le partite si giocano su di un parquet "incrociato" in legno d'acero canadese, che ricorda il campo di gioco dei Boston Celtics, biancoverdi anche loro...
LA STORIA: Nata nel 1953, Treviso, dopo una prima apparizione in A, naviga per decenni tra le serie minori, guadagna la promozione in A1 nel 1980. Arriva la famiglia Benetton che nel 1982 costruisce il PalaVerde, fiore allocchiello della società trevigiana. Dopo un altra retrocessione, il compianto Massimo Mangano li riporta nella massima serie. Persa di nuovo e riconquistata con laltro grande coach scomparso Riccardo Sales. Nel 1988 la partecipazione alla prima coppa Korac. Poi nel 1990 la svolta. Arrivano Pero Skansi e dalla NBA Vinnie Del Negro. Lanno successivo anche Tony Kukoc e Rusconi: conquistati la finale di Korac e della Coppa Italia, ma soprattutto il primo Scudetto della storia, è lanno 1992. Lanno successivo arrivano le delusioni della sconfitta contro il Limoges in finale di Euroclub (la vecchia Eurolega) e nella finale Scudetto, ma anche la gioia della vittoria in Coppa Italia, alla guida del play italo-americano Corchiani. Nel 93 arriva un giovane manager emergente di nome Gherardini, che subito porta Pittis in Veneto e vince la Coppa Italia. Nel 94 arrivano DAntoni, Woolridge e Naumoski, e unaltra Coppa Italia e la Coppa delle Coppe, anche se unaltra sconfitta in finale per lo Scudetto.
Con Bonora, Williams, Rebraca, Marconato e Sekunda, Mike DAntoni può festeggiare il suo primo tricolore nel 1998, prima di partire per gli USA, attirato dal richiamo delle sirene NBA. Ma il successivo coach non avrà nulla da invidiare al suo predecessore. Arriva infatti la leggenda Obradovic, tre Euroleghe già vinte con tre diverse squadre: il Partizan di Djordevic, la Joventut di Jofresa e il Real Madrid di Sabonis (ne vincerà poi altre due con il Panathinaikos, di cui è attualmente allenatore e squadra favorita per la vittoria finale questanno). Vinta la prima Supercoppa, poi arriva la finale di Coppa Italia. Confermati tutti i migliori, arriva nel 98 la stella Nicola, insieme a Jofresa, che raggiunge il suo ex coach ai tempi di Badalona, e al futuro napoletano Schmidt. Vinta la Coppa Saporta (ex Korac, equivalente alla Coppa Uefa di calcio) e unaltra finale Scudetto persa. Lanno successivo, inizia un processo di ringiovanimento, a partire sia dal roster, guidato dalla stella Edney, che in panchina, con lemergente...Piero Bucchi. Proprio lattuale coach napoletano guidò i biancoverdi allennesima coppa Italia. Nel 2001 tornano DAntoni e Edney, che con Garbajosa vincono la Supercoppa e poi arriva anche Charlie Bell (oggi compagni di Lynn Greer a Milwaukee) che aiuta i biancoverdi a guadagnare le Final Four di Eurolega e lo Scudetto. DAntoni ritorna definitivamente in America, ma arriva un grande sostituto, Ettore Messina, che vince Supercoppa e Scudetto, il terzo della storia. Arriva anche la finale di Eurolega con il Barca, ma al Palau San Jordi è impossibile vincere. Messina vincerà altre due coppe Italia prima di andare al CSKA. La scorsa stagione arrivano poi Blatt e il quarto Scudetto.
Vittorio Festa
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