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05/10/2006 |
IL PROFILO DELLE AVVERSARIE DELLA ELDO IN EUROLEGA: ZALGIRIS KAUNAS |
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Zalgiris Kaunas: la storia della pallacanestro europea
Arvydas Sabonis, Valdemaras Chomicius, Rimas Kurtinaitis. Ai giovanissimi questi nomi forse non dicono nulla, ma ai veterani qualcosa torna in mente: 1988, Olimpiadi di Seul, lUnione Sovietica batte a sorpresa gli Stati Uniti di coach John Thompson e di future stelle NBA come David Robinson, Mitch Richmond, Danny Manning, e Thunder Dan Majerle. I protagonisti di quella vittoria? Proprio i tre giocatori citati allinizio. La loro squadra? Lo Zalgiris di Kaunas, Lituania.
Squadra fondata nel 1944, (il nome originale era Kaunas United, poi diventò un anno dopo lo Zalgiris) il suo nome deriva dalla Battaglia di Zalgiris, combattuta dai Lituani contro i Teutoni nel 1400. Dopo aver vinto due titoli nel 47 e nel 51, la squadra attraversò un lungo periodo di anonimato fino agli anni 80, quando una nidiata di talenti esplose dopo le Olimpiadi di Mosca, tra cui proprio Sabas, mastodontico centro di 2,20m e grande passatore, Chomicius, formidabile playmaker, e Kurtinaitis, fantastico tiratore da tre, i quali fecero grande il team biancoverde (i colori del vessillo della famosa battaglia) vincendo tre titoli nazionali dal 1985 al 1987 e perdendone altri 4 tra l84 e l89, senza mai arrivare però sul gradino più alto del podio in Europa.
I tifosi lituani dovranno aspettare altri 10 anni per vincere lEurolega, quando la super-squadra guidata dagli assist di Tiny Edney, dalle triple del tedesco Stombergas, dallesperienza di Anthony Bowie e dai rimbalzi del centrone Jiri Zidek sconfisse la Virtus Bologna nel 1999 alle Final Four di Monaco. Nel frattempo la Lituania divenne nazione e lo Zalgiris tra il 91 e il 2005 vinse 13 titoli nazionali, in un campionato sicuramente di medio livello come la LKL (la Lega Lituana).
Oggi i migliori talenti lituani sono attirati dalle sirene dei più competitivi campionati russo, spagnolo, greco, ecc.., perciò lo Zalgiris non è più lo squadrone che dominava la scena internazionale nelle scorse decadi, ma una formazione ricca di giovani di belle speranze (letà media della squadra è di 24 anni, con solo 4 giocatori oltre i 24). Lanno scorso i biancoverdi sono arrivati secondi in campionato e nella neonata Lega Baltica, perdendo entrambe le finali contro il Lietuvos Rytas di Vilnius, ma conquistandosi comunque laccesso alla massima competizione europea per il maggiore blasone rispetto ai rossoneri di Vilnius (che parteciperanno nella Uleb Cup che vinsero due anni fa). Lobbiettivo del nuovo head coach Ainars Bagatskis (ex giocatore lettone, in Lituania dal 2003 come assistente dopo una breve parentesi a Riga) è dichiaratamente quello di far fare esperienza ai giovani e di qualificarsi alle Top 16. Lo Zalgiris è certamente una squadra alla portata del Basket Napoli, che dovrà fare il suo torneo proprio contro formazioni abbordabili come Kaunas, il Fenerbahce, lAris e il Pau-Orthez, per sperare in una qualificazione al turno successivo.
Il veterano Vidas Ginevicus, solido playmaker di 1.94, guida il backcourt biancoverde. Il croato Marko Popovic, classica guardia nel corpo di un play e potente scorer, è stato chiamato dallEfes Pilsen Istanbul per sostituire Larry Ayuso, tornato in Porto Rico. Il non ricco settore guardie si completa con Mantas Kalnietis, ventenne alto 1.95 dotato di uno spettacolare ball-handling e di grande versatilità e con Vytenis Yasikevicius, giovane (21 anni) point-guard proveniente dalle giovanili, fratello del più famoso Sarunas, tre volte campione Eurolega da protagonista (una con il Barca, due con il Maccabi), e ora comprimario nella NBA con gli Indiana Pacers.
Il settore ali è formato da un gruppo di cinque giovanissimi (21 anni di media!), con in più il nuovo arrivato, il 31enne Marcelino Machado, a far da chioccia. Il brasiliano, fisico longilineo di 2 metri per 88 kg, è noto per essere uno scorer, soprattutto dalla lunga distanza, oltre che un buon difensore. E ora atteso alla prima esperienza europea. Ala grande titolare è Paulius Jankunas, buon rimbalzista, ottime percentuali dal campo, giocatore versatile, può giocare anche da ala piccola (sa tirare da tre). Dalla panchina arriva Valdatos Peciukas, talento offensivo proveniente da Reggio Emilia, e i giovanissimi Arturas Milankis (20 anni) e Paulius Butkevicius (19).
Lamericano Tanoka Beard, centro trentacinquenne di 206 cm per 114 kg, è la bandiera della squadra lituana, il giocatore nel roster con più anni di militanza (quattro) nel team biancoverde. Il capitano è un classico lungo da doppia-doppia, grande rimbalzista. La sua esperienza e stazza potrebbe essere un fattore contro i lunghi napoletani. La batteria di lunghi si completa con Darius Silinskis, stoppatore di 2,16 chiamato a sostituire uno dei due gemelli Lavrinovic, e con i nuovi arrivi Hanno Mottola e Vladimir Stimac. Mottola, finlandese di 2,08m, proviene dalla Dynamo Mosca campione uscente della coppa Uleb. Ex allievo di Rick Majerus alla Utah University, si è ricostruito una carriera in Europa dopo i fallimenti nella NBA (2 anni ad Atlanta), per via della scarsa attitudine difensiva. E un tiratore, poco incline alle battaglie darea. Stimac è un promettente serbo di 19 anni proveniente dalle giovanili.
A proposito, per i veterani. Oggi Sabonis è il proprietario e plenipotenziario dello Zalgiris (il cui nome completo è A.Sabonis basketball centre algiris...), Kurtinaitis è head coach dellUral Great Perm, Chomicius è assistante allenatore della nazionale lituana e dello Unit Kazan. La storia continua a vivere.
Vittorio Festa
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