Basketime.it

[Black Panther]

[photoman#17]

[Vitor]

A Mayo o affidi le chiavi della squadra, facendogli fare quello che vuole, o lo metti vicino a un play d'ordine. E' diventato sicuramente più maturo in quest'anno a USC ma i rischi sono tanti.
Lo stesso Bayless non è quel play su cui fondare una franchigia, e non mi sembra quel giocatore intelligente da affiancare a Jamal Crawford.

Piuttosto, visto che io non vedo benissimo nè Rose vicino a Wade nè Beasley vicino a Wade, si potrebbe puntare a scambiarsi le pick con Miami aggiungendoci Curry. Ma non credo si farà.

[Jamel Stoner]

come si evolverà la situazione marbury secondo voi? ci sono dei rumors sul fatto che lo useranno per scambiarlo con barbosa e diaw.....il contratto il prossimo anno sarà di 21 milioni di dollari....

[ShootBalls]

[Jamel Stoner]

[Vitor]

Mah, io fossi nei Knicks non lo scambierei, perchè liberarsi di 21 milioni che pesano sul cap proprio nell'anno in cui diventa free agent LeBron James è una bella mossa
Tra l'altro NY come piazza avrebbe una discreta attrattiva sui giocatori, ovviamente se dotata di un progetto serio. Aggiungiamoci che i giocatori adorano giocare per D'Antoni (sembra che alla proprietà dei Bulls fossero arrivate mail su mail per ingaggiare Baffino), quindi anche se non è LBJ qualche buon giocatore si può prendere lo stesso. Soprattutto, non lo scambierei per Barbosa, un gran bel sesto uomo ma nulla più, e inadatto nei finali punto a punto, e Diaw, che per quanto intelligente non è costante e ha un contratto lungo e oneroso.

La soluzione ideale sia per i Knicks che per Marbury mi sembra essere quella del taglio, magari con buy out. I Knicks non avrebbero più in rosa un elemento destabilizzante, pagano sti 21 milioni per quest'anno per poi liberare chilometri di spazio salariale nel 2010. Marbury intasca per un altro anno tutti sti soldi e intanto va a giocare in un'altra squadra con un contratto normale.

[kecko]

Senza dubbio Ny beneficerà fra un anno di un consistente svuotamente del salary cap. Altrettanto vero però è che ci sono da rifirmare David Lee e Nate Robinson. Restano sul groppone i contrattoni dei 2 chiattoni e di quel nano di Malik rose. La situazione non è rosea, non lo è per nulla. La ricostruzione (sempre se nn si presenti una memphis di turno che ti regala i giocatori) sarà difficile. Ci sono tanti nodi da sbrogliare. Tutto questo senza fare riferimento all'impossibilità di far calare Eddy e Zach nel sistema del Baffuto

[SuperBlums]

NEW YORK, 13 maggio 2008 - Mike D’Antoni ha già conquistato tutti. Nell’affollatissima conferenza stampa di presentazione del nuovo coach dei Knicks, al Madison Square Garden, D’Antoni ha usato le parole giuste facendo capire agli esigentissimi giornalisti della Grande Mela di crederci davvero alla rinascita della squadra newyorchese. “Non sono venuto qui per i soldi – commenta Mike – ma credo fermamente in Donnie Walsh e nel suo progetto. Il nostro obiettivo e’ quello di vincere il titolo, so benissimo che ci vorrà tempo e che non sarà facile ma sono convinto che nell’attuale roster ci sia molto talento”.
Preso d’assalto dai giornalisti della Grande Mela, Mike non ha mai perso il suo charme, rispondendo sempre con grande intelligenza anche alla domanda più gettonata e più volte riproposta. “Può adattare il suo stile di gioco ai Knicks?”. La vera macchia nell’assunzione di D’Antoni da parte di Walsh, secondo molti critici sta proprio nel roster, troppo diverso, a cominciare da due lunghi statici come Zach Randolph ed Eddy Curry, dalle esigenze di Mike D’Antoni. “A Phoenix giocavamo in un certo modo perché c’erano gli interpreti adatti – sottolinea l’ex tecnico di Milano e Treviso – ma io mi posso adattare alle caratteristiche dei giocatori, l’ho sempre fatto anche quando ero in Italia. Certo il basket che mi piace di più e’ quello veloce, che diverte il pubblico ma so benissimo che senza difendere non si vincono tante partite”.
Donnie Walsh, che ha iniziato la nuova era dei Knicks con uno scivolone, presentando il suo tecnico da 24 milioni di dollari come “Mike D’Antonio”, e’ convinto di aver fatto la mossa più giusta. A ripagare le sensazioni del presidente dei Knicks c’è anche il tanto discusso Stephon Marbury, che ha voluto mostrate tutto il suo supporto a D’Antoni presentandosi elegantissimo alla conferenza stampa proponendo il suo punto di vista. “Non c’e’ un giocatore nella Nba che non vorrebbe giocare per Mike”. Parole importanti che rendono un po’ meno complicata la transizione di Mike D’Antoni sulla panchina più difficile della Nba.
Simone Sandri

[Jamel Stoner]

[morenasindaco]

Nash seguirà D'Antoni, garantito al 100%

[Black Panther]

[Alekadabra]

[photoman#17]

[Marktiello]

Parla di Seba,ok.
Se lui è scarso tu sei l'unghia incarnita dell'alluce del piede sinistro di Marbury comunque
Se poi parli di Jamel è meglio se stai zitto.