17/03/2006 Roma 17-3-2006: "Carpisa, preso Hunter"

 

Napoli. Tanto tuonò che piovve. Dopo tante ipotesi e congetture finalmente è arrivato l’annuncio ufficiale. Napoli ha speso il visto di extracomunitario che aveva a propria disposizione sin dall’estate ed ha preso Brandon Hunter. Così la prossima settimana, non prima di giovedì 23 marzo però, sbarcherà all’aeroporto di Capodichino l’ala centro che fino ad un mese fa giocava nel Panathinaikos. Il pivot americano dovrebbe quindi esordire tra due domeniche a Varese contro la formazione di coach Magnano. Pochi centimetri, 201, per essere un lungo di quelli classici Brandon Hunter è un lottatore, anche a causa del suo tonnellaggio, pesa 120 chili. Hunter ha una massa muscolare notevole con un braccio grosso quanto una quercia. Della serie piccoli, ma molto cattivi. Il suo sport preferito, tanto per intenderci, oltre alla pallacanestro, è la boxe. È l’ultimo di sei figli, ha quattro sorelle ed un fratello di nome Stan. Brandon ha un forte carattere che lo spinge a dare sempre il massimo in tutte le occasioni. Nato a Cincinnati 26 anni fa (classe 1980) è un prodotto dell’università dell’Ohio. Il suo idolo sin da quando era bambino era Charles “Sir” Barkley, uno che ha sempre preferito al sciabola al fioretto. Ha un tiro con un raggio d’azione abbastanza limitato, ottimi movimenti (soprattutto di potenza) dal post basso, tira maluccio i tiri liberi (intorno al 60%) ed è fermo da più di un mese a causa di un infortunio. Ma le qualità indiscutibili del giocatore hanno portato la Carpisa a correre qualche rischio. Hunter, ad esempio, in una partita del torneo universitario realizzò 30 punti e 26 rimbalzi. Dopo il College per due anni gioca tra i professionisti. Nel 2003 arriva nell’Nba, strappando un contratto con la maglia dei Boston Celtics che lo sceglie al secondo giro con il numero 56, che poi diventerà anche il suo numero di maglia. L’anno successivo approda agli Orlando Magic. I suoi allenatori lo hanno sempre utilizzato per le missioni difensive a causa delle sue attitudini alla lotta. In questa stagione ha disputato solo quattro partite nelle fila del Panathinaikos. Aveva un contratto a tempo di un mese, ma un infortunio ha scompaginato i piani di coach Obradovic che ha dovuto rilasciarlo prima del tempo. Una microfrattura alla mano ha troncato la sua carriera europea. Quindi ci sono anche delle incognite intorno alla sua firma. Infatti la società partenopea tessererà Hunter solo se il giocatore riuscirà a passare le visite mediche in programma appena metterà piede in città. Tecnicamente è un lungo atipico in grado di ricoprire sia il ruolo di 4 che di 5. Infatti il suo ruolo dovrebbe essere secondario all’interno della squadra, dal momento che Betti e Bucchi hanno sempre dichiarato che a Napoli serviva un lungo in grado di allungare le rotazioni partendo dalla panchina. Il tecnico bolognese, dunque, potrà utilizzarlo sia al posto di Sesay che di Cittadini. Hunter è stato preso per allungare la panchina dopo la rinuncia a Dalipagic, anche se bisogna ricordare che la squadra in questo periodo di “vacatio regni” qualche risultato lo ha ottenuto comunque.

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