NSB NAPOLI, ECCO I TRE AMERICANI DI COACH MARCELLETTI
Un momento della presentazione
II nero, il filosofo e il figlio d’arte. I tre americani della Nsb Napoli, James Richard Reynolds, Lance Collin Allred, e Kevin Michael Kruger, si presentano alla città, con tanto entusiasmo, sorrisi e storie vissute. La pasta prima di tutto e un viaggio previsto a Pompei al più presto:«Chiederemo al coach Marcelletti — hanno detto — due giorni liberi e andremo a visitare il santuario». Il personaggio che calamita l’attenzione è sicuramente il centro Allred, primo audioleso nella storia della Nba (ha giocato dieci gare con i Cleveland Cavaliers). Pacato nei modi e nel linguaggio. Scandisce le parole e boccia il basket professionistico americano:«Troppo business, non si da importanza ai giocatori». Poi svela: «Voglio imparare al più presto a parlare e scrivere l’Italiano, mi interessa conoscere e gente e arricchire le loro storie». Sì, perché “Big Red”, come lo chiamavano negli States, si è già dedicato a scrivere romanzi. Il suo primo lavoro è stato: «Le avventure di un ragazzo mormone fondamentalista e il suo viaggio verso l’Nba». Si tratta dell’autobiografia di 300 pagine del primo acquisto dell’Nsb Napoli. Da poco è terminato il suo secondo romanzo: la storia di un cavaliere teutonico. L’unico coloured della squadra sarà la guardia Reynolds, il quale ci scherza su: «Effettivamente è un’esperienza a cui non sono abituato, ma non è un problema. Sono venuto qui con grande entusiasmo. Questa sfida mi piace, mi piace competere e sono pronto a tuffarmi nel campionato». Il play Kevin Kruger, invece, è un figlio d’arte. Suo padre, Lon Kruger, è stato allenatore Nba. Anche lui ha le idee ben chiare:«Sarò pronto per la stagione, mi sono preparato per tutta l’estate. Ora c’è bisogno solo di giocare, ora voglio solo dare il massimo per Napoli»
(Fonte: Donato Martucci – Corriere del Mezzogiorno)